18 Ottobre 2016
Gambe belle e leggere se curi la circolazione venosa
Quando sulle gambe appaiono vene gonfie e ramificate che fuoriescono dal livello della pelle oppure le antiestetiche venuzze rosse o nere (dilatazioni venose superficiali ) che si scorgono sulla superficie delle gambe, potrebbe essere tardi per intervenire, si tratta già di una fase avanzata di stagnazione venosa che può essere catalogata come cronica.
Si tratta di manifestazione o anche solo sintomatologia riferibile a difetti del funzionamento del sistema venoso degli arti inferiori con andamento che evolve progressivamente nel tempo e che può arrivare ad infiammazione delle vene (flebite) .
Quali manifestazioni prevalenti delle fasi iniziali ci danno i primi segnali?
Individuare in tempo il problema, prima che evolva in una fase difficile da curare, è quello che dobbiamo fare per avere gambe belle e leggere.
I sintomi , molto prevalenti nella stagione calda, si presentano con una pesantezza, gonfiore, formicolio fino al prurito, che ci fa sentire le gambe stanche senza riposo, e la notte non riusciamo a riposare normalmente.
Se non si corre ai ripari possono comparire varici e col tempo può aumentare l’intensità dei sintomi: il gonfiore (“edema”), in particolare può diventare persistente. Possono comparire alterazioni cutanee fino alla perdita di sangue.
La malattia venosa cronica interessa la donna in modo più frequente rispetto all’uomo. Molte donne ne sono affette .
Come facciamo a capire che stiamo soffrendo di malattia venosa cronica?
Basta osservare le proprie gambe per identificare facilmente la dilatazione delle vene, semplicemente per quanto riguarda i vasi più piccoli , si parla di teleangectasie (i cosiddetti “capillari rotti”), quando i vasi di calibro maggiore sono evidentemente sopraelevati dalla pelle, si parla di varici (o “vene varicose”).
Alla dilatazione dei vasi venosi corrisponde sempre un aumento della pressione all’interno delle vene a cui segue la comparsa della stasi venosa e dei sintomi quali sensazione di “gambe pesanti” e “gonfiore”.
Cosa fare quando compaiono i primi segni e i primi sintomi?
Bastano poche accortezze per migliorare la circolazione delle nostre gambe e mantenerle belle e funzionali. Ecco i più importanti:
- evitare l’esposizione a fonti di calore, ( anche il sole ) preferendo docce fredde;
- evitare di stare troppo a lungo seduti o in piedi fermi (aumenta la stasi venosa);
- evitare di portare tacchi troppo alti o calzature senza tacco (la misura migliore è 4-5 cm);
- favorire il drenaggio venoso sopraelevando le gambe quando possibile
(anche dormire con le gambe sollevate, ponendo un rialzo ai piedi del letto o semplicemente mettendo un cuscino sotto il materasso a livello dei piedi, può essere d’aiuto); - fare in maniera costante attività fisica, tipo lunghe passeggiate a passo svelto, d’estate passeggiare nell’acqua fresca sul bagnasciuga;
- evitare il sovrappeso;
- utilizzare preparati a base di CENTELLA che con la frazione triterpenica aiuta la funzionalità del microcircolo;
- utilizzare calze preventive a compressione graduata.
Le calze preventive forniscono una compressione sulla gamba dal basso verso l’alto, forza che sostiene l’apparato vascolare venoso al fine di non affaticarlo e stimolando la risalita del sangue nelle vene, dal piede in su. La distribuzione della forza di compressione (solitamente espressa in millimetri di mercurio -mmHg) che si attribuisce alla calza favorisce il fisiologico ritorno venoso: più forte al piede ed alla caviglia e progressivamente meno forte alla gamba e alla coscia.
Quindi , indossiamo le calze elastiche e sfruttiamo la compressione decrescente dalla caviglia alla coscia, pressione che si esercita soprattutto stando in piedi ed in movimento.